About the Book
Una ricerca fotografica che parte dall’amore per il minimalismo ed arriva al modo di fotografare i paesaggi urbani ed industriali che fu di Gabriele Basilico, della scuola tedesca dei coniugi Becher, di Lewis Baltz. Un tipo di fotografia fredda, a volte priva della presenza umana di cui si percepisce solo il passaggio. Fotografare è cercare la bellezza anche dove e quando non è evidente. Amore per i non-luoghi come le periferie, le stazioni, gli spazi di passaggio, anonimi, privi di dignità. Ma è proprio l’essere non-luogo che li rende comuni, universali, riconoscibili a tutti come se il mondo fosse un’unica grande città. La struttura architettonica perde il suo valore d'uso quotidiano e diventa metafora, simbolo, linea, essenza: l'idea nella mente dell'architetto, proiettata nello spazio, viene catturata dalla fotografia. Il risultato è uno studio comparato sulle forme che si ritrovano nella perfezione del design e – in assoluto – nella matematica. Un processo di "sottrazione" del segno che si ricompone nella semplicità dell'immagine, che, alleggerita dalle ridondanze, si assolutizza in linee e colore. Il mio interesse artistico non è al significato dell'immagine in sé, ma alla tensione tra i materiali e le forme e al loro comportamento nello spazio. Una fotografia che l'osservatore può interpretare con la sua personale sensibilità, liberandosi dai codici di lettura convenzionali; dettagli urbani che sono spesso sotto i nostri occhi senza che siano “letti” artisticamente ma che ognuno può sentire propri.
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Features & Details
- Primary Category: Arts & Photography Books
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Project Option: US Letter, 8.5×11 in, 22×28 cm
# of Pages: 80 - Publish Date: Nov 30, 2014
- Language Italian
- Keywords photography, architecture, minimalism
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